Ancora e sempre in strada

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31 ottobre 2008

Riflessione Personale sul movimento universitario

Ciao a tutti, volevo approfittare di questo luogo per riferire una mia riflessione nata stasera su quello che succede in questi giorni in Italia... spero sia gradita (notare i riferimenti al P.A. anche qui! :P)
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Il potere più grande nella nostra società è costituito dall’informazione. O meglio, dalla mancata informazione. La possibilità di muovere a proprio favore le telecamere e i giornali porta con sé un pericolo molto più grande di quanto possa apparire; esso è un pericolo subdolo, strisciante, che colpisce la società nella sua interezza. Noi crediamo che la possibilità di instaurare un totalitarismo, in questo secolo, non sia esaurita, anzi pensiamo che essa sia più che mai viva proprio perché è nascosta. Abbiamo imparato a guardare il passato e a criticare aspramente quei modelli che hanno condotto l’Europa a vivere una crisi della democrazia nell’ultimo secolo. Ma quando il potere è la voce del grande fratello che ci parla da dietro le televisioni, distraendo le nostre menti dalla realtà, istigandoci alla pigrizia, creando in noi l’abitudine all’odio e alla violenza, rischiamo di non accorgerci che il passato è in grado di tornare sotto una nuova forma, indossando la maschera della democrazia per poi demolirla. Con l’evolversi dei mezzi di comunicazione il mondo ha cominciato a perdere la verità, e in mancanza dell’informazione nemmeno il migliore degli uomini è nelle condizione di vivere il suo ruolo di cittadino. Leggiamo fra le righe del passato: la creazione di un mondo nuovo, passa attraverso la manipolazione delle menti. Chi vuole mettere mano alla cultura, alla scuola e alla ricerca per distruggerle, ha come obiettivo quello di indirizzare le coscienze dei giovani verso un mondo plasmato su una fiducia derivata dall’ignoranza, dove la conoscenza esiste come bene riservato e privilegiato, dove la libertà individuale resta soltanto un alone di facciata a nascondere l’impossibilità effettiva di scelta.
Per questo noi crediamo che quello che sta nascendo sia un movimento il cui scopo non sia più quello di opporsi ad un decreto, bensì quello di lottare per la nostra civiltà, perché in essa trovi spazio l’individuo come essere capace di un’attività pubblica, un cittadino nuovamente dotato della sua libertà, un’informazione che, invece di omologare la persona, aiuti la gente nella formazione di un’opinione critica, una cultura che spinga l’individuo a desiderare la conoscenza come mezzo insostituibile per interpretare e per scegliere.

Per questo ci impegniamo ad agire in contrasto rispetto a quei modelli che sviliscono e strumentalizzano la verità e la cultura, perché ogni individuo possa essere nuovamente partecipe della vita sociale;
Ci impegniamo a promuovere l’educazione al discernimento e alla scelta, perché crediamo che la vera libertà nasca dalla capacità critica della persona;
Ci impegniamo a lottare per una legalità effettiva, che ci permetta di far valere i nostri diritti di uomini e donne che chiedono di poter vivere nella libertà, intesa come possibilità di scegliere del nostro presente e di costruirci il nostro futuro.

Nel nostro agire vogliamo rimettere l’uomo fra gli uomini, per creare una rivoluzione sociale la cui logica non sia quella di uccidere l’uomo vecchio per rigenerarlo come figlio dello stato, bensì quella di ridare all’uomo la possibilità di rigenerarsi come essere finalmente in grado di aspirare alla libertà.

3 commenti:

ricky ha detto...

Grazie Marco per la condivisione..

Riccardo

ps: come faccio ad essere inserito fra i collaboratori?

Angela ha detto...

ahah riccardo mi ricorda me l'anno scorso che non sapevo come diventare collaboratore ahahha

Angela ha detto...

ok adesso un posto serio: bella marco la lettera, mi è piaciuta veramente tanto! =)